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Il colore in casa. Teoria dei colori

Capire i principi base dei colori ci permette di creare interni appaganti come i colori che troviamo in natura.



I modelli di colore vengono usati da millenni: Aristotele sviluppò la prima scala di colori dell'Occidente, che influenzò la scelta di Newton di stabilire sette colori per l'arcobaleno. Anche i sistemi moderni si riferiscono tuttora al colore in termini essenzialmente newtoniani.
Tutti i modelli cromatici sono validi in certa misura. Tuttavia neanche i più sofisticati modelli 3D riescono ancora a spiegare alcuni colori, quindi nessuno schema regna supremo, tutti sono perfettibili. Questo perchè la visione umana non è standard nè precisa. Non è standard perchè ognuno di noi ha configurazioni di recettori ottici che presentano leggerissime differenze. Non è precisa perchè la visione non è un meccanismo logico, bensì biologico, e la sua sensibilità ai colori dell'arcobaleno varia.

1. Modello dei 3 colori primari
E' quello che abbiamo appreso a scuola. I tre colori primari in pittura sono giallo, rosso e blu, cioè quelli che non si possono produrre miscelando tra loro altri colori. Mescolando i primari tra loro si ottengono i secondari. 
Disponendo il modello in cerchio, il complementare del rosso risulta essere il verde che gli sta di fronte. I complementari sembrano cozzare quando sono abbinati e mescolati danno origine ad un marrone di qualche tipo. Molti dei colori più raffinati e complessi si ottengono diluendo un colore con una piccola quantità del suo complementare e aggiungendo del bianco e/o del nero.

Modello dei 3 colori primari


2.Ruota dei colori di Hering
Ewald Hering ha sviluppato la ruota dei colori nel 1878 partendo dai colori dello spettro luminoso proposti da Isaac Newton (i sette colori dell'arcobaleno) e dalle scoperte sui tre colori primari della luce. Hering ha ipotizzato però l'esistenza di quattro colori  base: giallo, rosso, verde e blu. Ha inoltre introdotto anche il bianco ed il nero come colori primari. 
Hering descriveva il suo ordinamento dei colori come "un sistema naturale di sensazioni dei colori". Il fisiologo tedesco prende le distanze da qualsiasi interpretazione di tipo esclusivamente fisico della visione.
Questo sistema è alla base del moderno Sistema di Colori Naturali (NCS), pubblicato nel 1979 dalla Fondazione svedese Centro del Colore e utilizzato globalmente, insieme ad altri standard nazionali, nei sistemi di calibrazione colore da aziende produttrici di vernici e rivestimenti in tutto il mondo.


Ruota dei colori di Hering

I colori possono essere adiacenti o complementari:
  • Colori adiacenti
Quando i quattro colori primari puri (rosso, blu, verde e giallo) vengono mescolati con un altro primario adiacente sulla ruota, si ottengono i colori secondari (viola, turchese, arancione e lime).
Dando uno sguardo alla ruota si può vedere subito l'armonia che due colori adiacenti sviluppano. 
Gli stessi principi si applicano anche ai colori neutri: un morbido giallo burro si abbinerà sempre bene con un arancio bruciato.
  • Colori complementari
Sono i colori che si trovano opposti sulla ruota dei colori e che spiccano maggiormente tra loro quando sono messi vicini. Sfruttandoli intelligentemente in uno schema di colori si possono ottenere effetti interessanti. 
Quando due colori complementari vengono mescolati tra loro si ottiene sempre un grigio neutro. Questo principio può essere sfruttato nella decorazione d'interni. Se state usando due colori complementari, provate a mescolarli per ottenere un terzo colore neutro che, per definizione, collegherà bene i due colori.


Inoltre i colori possono far parte della gamma di colori caldi o di quella fredda:

Colori caldi e colori freddi


 Le gradazioni possono essere di due tipi: cromatiche e tonali.
  • Gradazione cromatica
Una gradazione cromatica è il risultato di una mescolanza di due colori uno dei quali in quantità sempre maggiori (per esempio dal giallo al rosso con un incremento progressivo di quest'ultimo). Più ampia è la quantità di passaggi e più si ottiene una gradazione molto vicina a una sfumatura continua.

gradazione cromatica e grdazione tonale

  • Gradazione tonale
Una gradazione tonale si ottiene invece scurendo o schiarendo un unico colore (con il bianco o il nero: saturazioni + o - ) in modo da ottenere una scala di toni che vanno dal chiaro allo scuro senza soluzione di continuità. Scegliendo un solo colore, ma in diverse tonalità, si ottiene uno schema cromatico. 
Questa tecnica è molto efficace con i colori neutri. Sfruttando l'aspetto superficiale ed i motivi geometrici si può portare questo tipo di schemi ad un livello superiore di interesse. Bisogna però ricordare che quello monocromatico in realtà non è un vero schema di colore ed il suo utilizzo spegne molto le emozioni suscitate dai colori.

Saturazione
Grado di intensità del colore, che può essere puro, schiarito con il bianco o scurito con il grigio o il nero. Un colore saturo è al massimo della sua intensità, cioè è un colore puro.


  • Colori neutrali
Un colore neutrale è quello che non ha nessuna tendenza verso gli altri. E' molto difficile da ottenere (e spesso non è necessario) mescolando altri colori. 
I colori neutrali sono generalmente ottenuti mescolando da due a quattro colori primari e sono tutti variazioni di grigio e marrone: mescolando tra loro bianco e nero si ottengono i grigi, più o meno scuri a seconda che predomini il bianco o il nero. Anche le terre, una serie di bruni e marroni, sono colori neutri anche se tendono al giallo, al rosso o al verde. Sia le terre sia gli altri colori possono essere schiariti con l'aggiunta di bianco o, al contrario, scuriti con l'aggiunta di nero. Questo tipo di mescolanza però, rende i colori meno saturi, cioè meno intensi e forti. Il nero poi, se usato in dosi troppo massicce, sporca i colori rendendoli meno brillanti. Il grado di saturazione dei colori è indicato con il termine di qualità cromatica. 
Anche un colore neutrale come il grigio, se dipinto su una parete rimarrà influenzato da quelli circostanti.

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